Gli attacchi alla Comunità Serba in Kosovo e Metochia nel 2021
Gli attacchi alla Comunità Serba in Kosovo e Metochia nel 2021. Dall’inizio dell’anno la popolazione Serba è stata attaccata 35 volte.
Gli attacchi alla Comunità Serba in Kosovo e Metochia nel 2021. Dall’inizio dell’anno la popolazione Serba è stata attaccata 35 volte.
🇮🇹🇷🇸Presentazione del Fumetto “Benvenuti in Kosovo” Grazie all’Unione dei Serbi in Italia, Nikola Mirkovic per l’invito, con noi il Consigliere Comunale di Milano Max Bastoni.
Il cartello che indica il monastero di Draganac, Kosovo, è stato nuovamente vandalizzato questo fine settimana . Negli ultimi anni è diventata un’abitudine: ogni volta che un cartello nuovo viene sistemato, viene distrutto nelle settimane o nei mesi successivi. Naturalmente la polizia non ha mai trovato un colpevole. Il monastero di Draganac è un luogo
Ogni giorno in Kosovo e Metochia i tantissimi ragazzi che vivono nelle enclavi non hanno un posto dove trovarsi, dove studiare e dove confrontarsi per il futuro dei loro villaggi.
Mercoledi 11 novembre – Vi ricordate di Dunja? La bimba che è nata e cresciuta in una stalla perché il padre, invalido, non poteva permettersi di costruire una casa? Lo scorso Natale tantissimi di voi ci hanno mandato donazioni […]
21 agosto 2019, Belgrado. I volontari di Una Voce Nel Silenzio, in missione, in visita al museo dedicato alle vittime serbe della guerra in Kosovo. Le stanze, allestite con le foto degli scomparsi, sono un modo per rendergli omaggio e per mantenere sempre vivo il ricordo di tutti i caduti, dei rapiti e dei dispersi
Non si può analizzare la storia della regione kosovara se non si approfondiscono le radici della Chiesa ortodossa serba. La Chiesa serba è autocefala, anche se l’indipedenza non si può far risalire ad una data precisa in quanto è stata più volte, dal 1219 in poi, tolta e concessa l’autonomia. I serbi sono strettamente legati
“Dire buon Natale è un crimine peggiore di un omicidio” così ha dichiarato Younus Kathrada, imam canadese di Victoria.[1] Queste non sono da leggere solo come le parole di un esaltato perché, in molte parti del mondo, i cristiani davvero non possono festeggiare in tranquillità il Natale. A Damasco, in Siria, quest’anno, per la prima
Che la guerra in Kosovo, ed in tutti i Balcani, non fosse davvero finita lo diciamo da un po’ ma, oggi, la crisi di tutta l’area è molto più palpabile. Venerdì il Parlamento kosovaro ha votato favorevolmente alla legge per costituire un esercito nel paese con la rappresentanza serba che ha disertato il voto.
Il rosso che sta a simboleggiare il sangue versato dal popolo serbo, il blu che sta ad indicare il mare da cui era bagnato il Regno di Serbia, il bianco che rappresenta l’innocenza e l’aquila bicefala, della dinastia Nemanjić. Questo il tricolore serbo che questa notte è stato esposto in tutte le finestre delle case, dei negozi e dei bar a Mitrovica, città del nord del Kosovo che accoglie la più grande enclave serba della regione.