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Kosovo: la tregua è terminata!

Pubblicato da: UVNS 0 Commenti

Che la guerra in Kosovo, ed in tutti i Balcani, non fosse davvero finita lo diciamo da un po’ ma, oggi, la crisi di tutta l’area è molto più palpabile. Venerdì il Parlamento kosovaro ha votato favorevolmente alla legge per costituire un esercito nel paese con la rappresentanza serba che ha disertato il voto.[1]

Mitrovica è in subbuglio ed in tutte le enclavi sta salendo la preoccupazione.

Ma è a livello internazionale che si sta svolgendo un’importante partita: lunedì 17/12/2018 si è riunito il Consiglio di Sicurezza dell’Onu e, tra i punti all’ordine del giorno, la Serbia ha fatto inserire di urgenza la questione kosovara.[2]

Come ci si poteva aspettare, la Russia ha fatto sentire subito la sua voce dando manforte alla Serbia che si oppone risolutamente alla costituzione di un esercito di uno stato che non riconosce e per cui sarebbe disposta anche a scendere in guerra. Non solo Putin ha fatto la voce grossa nei confronti del Kosovo, sia l’UE che la NATO hanno espresso grandissime preoccupazioni per questa decisione. Non ci stupisce, invece, la presa di posizione americana che si complimenta con il governo kosovaro sostenendo la creazione di un esercito. Strategia statunitense che non è nuova né nella regione balcanica né in quella mediorientale: ricorderete che il Kosovo e la Bosnia sono i due stati con la maggiore percentuale di foreign fighters andati a combattere per l’ISIS e vi ricorderete anche che gli USA nella guerra in Siria hanno inizialmente sostenuto l’ISIS, per poi passare ai “ribelli moderati”, per far cadere il Presidente Assad. Magari gli USA, volenterosi di aiutare di nuovo qualche organizzazione terroristica e stimolati dalla lobby delle armi da fuoco, stanno pensando che una nuova guerra nei Balcani non farebbe male, anzi.

Ciò che per ora è certo è che il centro del mondo è tornato l’Europa, continente per anni bistrattato da tutti, anche da se stesso.

E mentre la tensione è altissima e i diplomatici stanno lavorando 24 ore su 24 per cercare di evitare un nuovo conflitto, venerdì sera è stato compiuto un attentato con una bomba scagliata verso un’abitazione serba; fortunatamente non ci sono stati feriti ma le cicatrici di una guerra appena passata, si stanno piano piano riaprendo tutte. Avvisaglie che rendono la regione ancor più instabile e che preoccupano soprattutto i piccoli villaggi serbi in Kosovo. Quando si entra in queste enclavi si vede subito la disparità numerica tra serbi e albanesi e si nota anche l’età media della popolazione che per i serbi è molto alta. Sarà quindi una dura decisione quella del governo serbo perché entrare in guerra significherà inizialmente sacrificare molte vite e molti edifici, anche storici e religiosi, perché, come ben sappiamo, i terroristi albanesi non esiteranno un solo secondo a compiere le più atroci barbarie.

[1] https://www.ilpost.it/2018/12/14/parlamento-kosovo-approvato-formazione-esercito-professionale/. Il Post. 14/12/2018. Web. 18/12/2018.

[2]https://www.ilmessaggero.it/mondo/balcani_aria_di_crisi_serbia_contro_kosovo_riunione_all_onu_sulla_creazione_di_un_esercito_regolare4176743.html.Il Messaggero. 16/12/2018. Web. 18/12/2018.

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