• Email:
    info@unavocenelsilenzio.it

Kosovo: regione serba o stato indipendente?

Pubblicato da: UVNS 0 Commenti

Dal 1999 il Kosovo è stato “temporaneamente” posto sotto l’amministrazione dell’ONU. Quel temporaneamente dura da quasi 20 anni perché, anche se le Nazioni Unite stanno cercando di abbandonare piano piano la missione, oggi non si vede un vero e proprio spiraglio di risoluzione diplomatica tra Belgrado e Pristina.

Nel febbraio 2008 il Kosovo ha dichiarato unilateralmente l’indipendenza rispetto alla Serbia con il benestare di ONU e UE. L’indipendenza della regione è stata riconosciuta da 102 paesi delle Nazioni Unite di cui 22 dell’UE.[1]
Ed è proprio l’UE che oggi cerca di riprendere un ruolo dominante all’interno della questione balcanica. A settembre si sono infatti incontrati, separatamente, il Presidente serbo Vucic e quello kosovaro Thaci con l’Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza dell’UE Francesca Mogherini. Il motivo? Cercare di trovare una soluzione a questa tensione in modo che sia Kosovo che Serbia possano entrare nell’UE. Un ricatto bello e buono da parte delle istituzioni europee che, tra l’altro, ancora una volta dimostrano di non sapere o di non capire la storia di quei paesi.[2] Ma è giusto ritenere il Kosovo come stato indipendente?
A livello giuridico la Corte Internazionale di giustizia si è espressa nel 2010 dicendo che l’indipendenza unilaterale era un atto al di fuori del quadro costituzionale ordinario ma che non ha violato norme internazionali, in pratica ha preso una posizione neutra non definendo giuridicamente se fosse corretto oppure no.[3] Inoltre bisogna tenere conto che i riconoscimenti da parte di altri stati avvengono principalmente per motivazioni politiche e non imparziali e che non vi è una legge internazionale che impedisca ad uno stato di autodeterminarsi.[4]

Storicamente però il Kosovo non può che essere una regione serba, partendo dal nome che significa terra dei merli in serbo, e che prende il nome dalla Battaglia di Kosovo Polje, svoltasi nel 1389, quando la popolazione serba combatté contro gli ottomani e compì l’estremo sacrificio per difendere l’Europa intera dall’invasione turca. E cosa dire invece della Metiochia, la parte meridionale del Kosovo che è sempre stata considerata dalla Serbia una vera e propria regione e che significa letteralmente Terra di dio/Terra di chiesa. È infatti proprio in questo territorio che si trovano le più importanti chiese ortodosse serbe, tra cui il Monastero patriarcale di Peč (il Patriarca della Chiesa serba è anche vescovo di Peč) che rimane tradizionalmente situato qui anche se, per motivi di sicurezza, la sede ufficiale oggi è Belgrado. Etnicamente la popolazione serba è sempre stata però maggioritaria fino all’arrivo dell’Impero Ottomano che ha, ovviamente, modificato religione ed etnie presenti. Solo dopo la seconda guerra mondiale i serbi possono tornare a vivere dove avevano sempre vissuto. Ma oggi, dopo la terribile guerra del 1999 la situazione si è di nuovo rovesciata e gli albanesi hanno sradicato, con ogni mezzo, i serbi che vivevano in quella terra.

Tra gli stati che si oppongono al riconoscimento del Kosovo vediamo ovviamente la Serbia, la Russia per motivi strategici di alleanza con la Serbia nei Balcani, la Grecia per gli stessi motivi della Russia, la Spagna che ovviamente gioca in chiave anti-catalana, la Slovacchia e la Cina mentre tra coloro che hanno dato il loro benestare indovinate chi troviamo? Albania, USA e a breve Arabia Saudita.[5] Sì, proprio quei paesi che hanno deciso chi doveva governare quella regione e che hanno finanziato moschee in ogni quartiere spendendo 100miliardi di dollari in trent’anni e triplicando il numero delle moschee dal periodo ottomano e che professano il wahabismo, un movimento all’interno del sunnismo molto pericoloso in quanto considerato dagli stessi islamici “ortodosso” che vuole tornare alla purezza delle origini dell’islam.[6] Quello che chiediamo all’Italia e all’Europa intera è di togliere il riconoscimento del Kosovo come stato indipendente per le motivazioni sopra citate e anche perché se la Mogherini avesse voglia di occuparsi anche di sicurezza potrebbe tranquillamente vedere come il Kosovo e la Bosnia siano i paesi con la più alta percentuale di foreign fighters per l’ISIS e questi due paesi si trovano proprio in Europa.[7]

Quindi, siamo proprio sicuri di voler allargare l’UE anche a questi paesi?

Oggi come all’epoca della battaglia di Kosovo Polje il Kosovo è l’ultima frontiera dell’Europa, una frontiera per salvaguardare la nostra Fede, la nostra identità e la nostra cultura europea.

Di Stefano Pavesi
16 novembre 2018

[1] Redazione, “Il Kosovo proclama l’indipendenza”. https://www.corriere.it/esteri/08_febbraio_17/giorno_indipendenza_kosovo_dd7cb0b6-dd37-11dc-b8e1-0003ba99c667.shtml, Corriere della Sera. 17/02/2008. Web. 15/11/2018
[2] Tani, Caterina, “Kosovo e Serbia, il clima resta teso, ma Mogherini non demorde”. https://www.eunews.it/2018/09/07/kosovo-serbia-clima-resta-teso-mogherini-non-demorde/108596, EuNews. 07/09/2018. Web. 15/11/2018
[3] Redazione, “La dichiarazione di indipendenza del Kosovo è conforme al diritto internazionale?”. https://dirittointernazionaleincivica.wordpress.com/2017/06/19/la-dichiarazione-di-indipendenza-del-kosovo-e-conforme-al-diritto-internazionale/, Diritto internazionale in civica. 19/06/2017. Web. 15/11/2018
[4] Redazione, “Lo status giuridico del Kosovo tra politica e diritto internazionale”. http://www.treccani.it/enciclopedia/lo-status-del-kosovo-tra-politica-e-diritto-internazionale_(Atlante-Geopolitico)/, Atlante Geopolitico Treccani. 2012
[5] Bastianelli, Rodolfo, “Chi ha detto no all’indipendenza del Kosovo”. https://www.difesa.it/InformazioniDellaDifesa/periodico/IlPeriodico_AnniPrecedenti/Documents/Chi_ha_detto_no_allindipendenza_d_467Kosovo.pdf, Informazioni della Difesa. 2009. Web. 15/11/2018
[6] Scaglione, Fulvio, “Wahabiti, l’islam più pericoloso alla conquista dell’Europa”. https://www.linkiesta.it/it/article/2017/05/03/wahabiti-lislam-piu-pericoloso-alla-conquista-delleuropa/34053/, Linkiesta. 03/05/2017. Web. 15/11/2018
[7] Redazione, “Foreign fighters”. http://soufangroup.com/wp-content/uploads/2015/12/TSG_ForeignFightersUpdate3.pdf?fbclid=IwAR1IY4T6MJBgCKuSMb4_KJyJlKWOSA3N-knl5DixHH6yuoJUYz26E3LltMc, The Soufan Group. Pp. 18. 2015

Commenta la Storia