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Santo Stefano, il primo martire della fede cristiana

Pubblicato da: UVNS 0 Commenti

Subito dopo la grande festa di Natale, ecco il giorno di Santo Stefano Protomartire. Pur non avendo precise fonti biografiche, Stefano nacque agli inizi del I secolo e, con ogni probabilità, era un ebreo con una profonda cultura ellenistica. Sicuramente fu uno dei primi ebrei a divenire cristiano, essendo stato il primo dei diaconi di Gerusalemme. Inviso ai giudei, infastiditi dalla sua predicazione e dalle tante conversioni al Cristianesimo, intorno all’anno 36 fu accusato di aver “sobillato” contro la Legge mosaica e condotto davanti al Sinedrio. Dopo un processo farsa (col Sinedrio interessato a eliminare i più influenti seguaci di Cristo), Stefano fu lapidato secondo le usanze ebraiche, senza alcuna intercessione del governo romano. Poco prima di morire, lanciò un’ultima invettiva contro i sacerdoti che lo condannarono: “O gente testarda e pagana nel cuore e negli orecchi, voi sempre opponete resistenza allo Spirito Santo; come i vostri padri, così anche voi. Quale dei profeti i vostri padri non hanno perseguitato? Essi uccisero quelli che preannunciavano la venuta del Giusto, del quale voi ora siete divenuti traditori e uccisori; voi che avete ricevuto la Legge per mano degli angeli e non l’avete osservata”. Trascinato dai farisei fuori dalle mura di Gerusalemme e lasciato in preda al linciaggio della folla (quindi non una vera esecuzione, dato che il Sinedrio non riuscì a pronunciare nulla, né avrebbe avuto comunque l’autorità di farlo), Stefano visse il suo martirio con grande serenità nella Fede, non tirandosi indietro di fronte all’ostilità dei giudei. I suoi resti, a quanto è dato sapere, furono sepolti a Gerusalemme da qualche cristiano presente nei momenti del suo estremo sacrificio. Dopo il martirio, le persecuzioni contro la comunità cristiana di Gerusalemme proseguirono – probabilmente guidate anche da Saul di Tarso (Paolo prima della conversione sulla via di Damasco) – contribuendo alla definitiva scissione con la Sinagoga.
Il sangue di Stefano non scorse invano, anche grazie alla predicazione di Paolo, facendo proliferare la fede cristiana soprattutto in Grecia e Asia minore. L’esempio del Protomartire ci riporti al vero e profondo significato del Natale, e faccia sì che il coraggio della Fede non manchi mai, soprattutto laddove i popoli cristiani subiscono quotidianamente persecuzioni e atti ostili “in odium fidei”.

 

Riferimenti:

https://www.radiospada.org/2012/12/sotto-una-pioggia-di-pietre-santo-stefano-protomartire/

 

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