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I foreign fighters ritornano a casa

Pubblicato da: UVNS 0 Commenti

“Gli Stati Uniti chiedono a Gran Bretagna, Francia, Germania e altri alleati europei di riprendersi indietro gli oltre 800 combattenti dell’ISIS catturati in Siria e di processarli. Il califfato è pronto a cadere. L’alternativa non è buona in quanto saremo costretti a rilasciarli.”[1] con un tweet Donald Trump mette alle strette i Paesi dell’Unione su un argomento tanto difficile quanto spinoso e che ormai da anni tiene impegnati e in massima allerta i servizi segreti europei: i foreign fighters. Conosciuti con l’acronimo di FTFs, con Foreign Terrorist Fighters si intendono i combattenti volontari partiti per arruolarsi, dall’inizio della guerra in Siria, tra le fila dell’ISIS, del Fronte Al Nusra e dei gruppi affiliati ad Al-Qaida. Gran Bretagna Francia e Germania, insieme a Danimarca Belgio e Paesi Bassi, sono i Paesi dell’UE dai quali, secondo i rapporti dell’EPRS, sarebbe partito il maggior numero di foreign fighters. Dal 2011 tra i 3.922 e i 4.294 avrebbero lasciato l’Europa per aderire alle organizzazioni terroristiche in Siria e in Iraq, 1500 – secondo l’Onu – sarebbero già rientrati.[2] La risposta della Commissione Europea non si è fatta attendere, dopo una riunione straordinaria a Bruxelles, Natasha Bertaud, portavoce della Commissione, ha dichiarato: “Se i combattenti stranieri e le loro famiglie che hanno la cittadinanza europea possono o meno tornare nell’Unione Europea è prima di tutto una competenza nazionale dei singoli Stati membri dell’UE”.[3] Una linea comune quindi non c’è, ogni Paese deciderà per sé. L’Inghilterra ha visto partire dalle sue coste 850 terroristi, più del 50 per cento hanno già fatto ritorno. Il governo londinese ha dichiarato che i Ftfs debbano essere processati lì dove i crimini sono stati commessi e che non esiterà a bloccare il ritorno dei cittadini britannici andati ad ingrossare le fila di ISIS et similia. Dalla Francia sono partiti 1910 Ftfs, il 12 per cento hanno già fatto marcia indietro. Nicole Belloubet, ministro della Giustizia francese, ha dichiarato di volerne valutare il rimpatrio “caso per caso” e che “in questa fase, la Francia non darà seguito alle richieste di Trump”.[4] 960 hanno invece lasciato la Germania per la Siria, 300 sono già rientrati nel Paese. Il ministro degli Esteri tedesco, Heiko Maas – riferendosi alla linea politica che la Germania avrebbe adottato con i Ftfs, a seguito delle dichiarazioni di Trump – ha detto che “servono ancora informazioni e indagini. Al momento non sono in corso, e finché non lo saranno, penso che sarà molto difficile da realizzare”.[5] Complessivamente le stime attestano che sarebbero più di 42000 i Ftfs partiti, da più di 120 nazioni, alla volta di Iraq e Siria.[6] Quale sarà il loro futuro? Come faranno i Paesi, come Austria e Inghilterra, che per legge devono accogliere sul proprio territorio i loro cittadini, che non dispongono di una doppia nazionalità, a impedirne il rientro? Quali saranno invece le conseguenze per quei Paesi, come quelli scandinavi, che hanno optato per una politica di reinserimento e rieducazione? E l’Italia invece? Secondo le ultime stime ufficiali, i FTfs partiti dal nostro Paese sarebbero 125, 35 di questi sarebbero morti sul campo, 22 hanno fatto ritorno in Europa e 10 sono già all’interno dei confini nazionali.[7]

 

Di Federica Miceli

 

 

[1] Redazione. “Isis è sconfitto, ma ora i foreign fighters diventano un problema”. Today. https://www.today.it/mondo/isis-sconfitto.html. 17/02/19. Web. 27/02/19.

[2] Parlamento Europeo. “The return of foreign fighters to EU soil”. http://www.europarl.europa.eu/RegData/etudes/STUD/2018/621811/EPRS_STU(2018)621811_EN.pdf . Maggio 2018. Web. 27/02/19.

[3] Redazione. “Foreign Fighters: Commissione Ue chiede agli Stati membri di decidere”. Sputnik Italia. https://it.sputniknews.com/mondo/201902227322221-foreign-fighters-commissione-ue-chiede-agli-stati-membri-di-decidere/. 22/02/19. Web. 27/02/19.

[4] Cianciarelli, Laura. “Quale futuro per i foreign fighters europei?”. Gli Occhi della Guerra. http://www.occhidellaguerra.it/quale-futuro-foreign-fighters-europei/. 19/02/19. Web. 27/02/19.

[5] Cianciarelli, Laura. “Quale futuro per i foreign fighters europei?”. Gli Occhi della Guerra. http://www.occhidellaguerra.it/quale-futuro-foreign-fighters-europei/. 19/02/19. Web. 27/02/19.

[6] Boncio, Alessandro. “Disfatta ISIS e Foreign Fighters di ritorno: il caso italiano”. ISPI online. https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/disfatta-isis-e-foreign-fighters-di-ritorno-il-caso-italiano-18575 . 06/11/17. Web. 27/02/19.

[7] Boncio, Alessandro. “Disfatta ISIS e Foreign Fighters di ritorno: il caso italiano”. ISPI online. https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/disfatta-isis-e-foreign-fighters-di-ritorno-il-caso-italiano-18575 . 06/11/17. Web. 27/02/19.

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