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Non punirne nessuno per educarne altrettanti. Israele assolve gli attentatori

Pubblicato da: UVNS 0 Commenti

Non punirne nessuno per educarne altrettanti. Nel gennaio del 2016 a Gerusalemme, l’abbazia della Dormizione è stata vittima di un vile attacco, le sue antiche mura sono state imbrattate con scritte sacrileghe in lingua ebraica, alcuni locali sono stati dati alle fiamme, fortunatamente senza gravi conseguenze.[1] Fatto di cronaca decisamente inquietante già di per sé, ancora di più se lo si analizza alla luce delle conseguenze: gli esecutori dell’attacco sono rimasti impuniti. Le indagini dello Shin Bet, servizio di intelligence interno israeliano, hanno portato all’arresto di due persone, ritenute responsabili dell’attentato ed inoltre sospettate di far parte di una vera e propria cellula terroristica di matrice ebraica. Uno dei due ragazzi ha persino fornito una minuziosa confessione, in cui ha peraltro confermato la sua appartenenza al gruppo terrorista, e ha ammesso la propria responsabilità anche per altri due attentati avvenuti nell’estate 2015, il primo contro la chiesa della Moltiplicazione dei pani e dei pesci a Tabgha, il secondo riguardante l’incendio mortale di una abitazione nel villaggio palestinese di Duma. Invalidare una confessione è già certamente qualcosa di preoccupante, ancora più preoccupante è ignorare l’ammissione dell’esistenza di un’organizzazione terroristica di ispirazione religiosa, nel momento storico in cui questo fenomeno sta crescendo in maniera esponenziale, in un territorio vittima di inaudite violenze da ormai più di 70 anni, incagliato in una guerra etnica e religiosa senza precedenti. Una terra dove, solo pochi mesi fa, nel cimitero cristiano di Beit Jamal, diverse tombe sono state profanate.[2] Questo gesto, che definire aberrante è assolutamente riduttivo, è intrinseco di odio, è evidente l’intenzione di voler sradicare il cristianesimo da quelle terre. Le dichiarazioni di esecrabilità del gesto rilasciate dal premier Netanyahu non sono decisamente sufficienti a chiarire la questione. Il governo di Israele, forse ultimamente troppo preoccupato dalle incombenti elezioni e forse troppo occupato ad accaparrarsi il consenso di queste fasce di fanatici, dovrebbe capire che la volontà di far scomparire la cristianità dalla Terra Santa è una fantasia che purtroppo persiste nella mente delle comunità ebraiche più ortodosse ma che comporterebbe una perdita incommensurabile per tutta l’umanità. Le pietre che compongono le mura di quei luoghi sacri sono le membra della nostra fede, i chierici che le abitano ed i fedeli che le popolano sono la linfa vitale della dottrina. La loro rovina, peggio ancora la loro scomparsa, sarebbe la morte di ognuno di noi.

 

 

Di Emanuele Niccolini

[1] Depauw, Pierre-alain. “Israël – Impunité pour des terroristes juifs anticatholiques”. https://medias-catholique.info/israel-impunite-pour-des-terroristes-juifs-anticatholiques/21621. Medias-catholique. 14/03/19. Web. 04/04/19.

[2] “Profanate tombe cristiane a Gerusalemme”. https://www.google.com/amp/www.rainews.it/dl/rainews/articoli/amp/ContentItem-d7d707d8-b174-46b2-beb4-9209b07dc143.html. Rai-news. 17/10/18. Web. 04/04/19

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